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Democrito

 

Democrito di Abdera

Secondo Democrito gli elementi originari erano gli atomi: particelle piccolissime e indivisibili che rappresentano il fondamento della realtà. Questi si aggregano e disgregano facendo nascere e morire tutte le cose, sono eterni e immutabili e non si differenziano tra loro per qualità, bensì per la quantità.
L'atomo quindi può essere paragonato all'essere di Parmenide (eterno, uniforme, indivisibile, etc.) ma anche al divenire di Eraclito.


L'atomo

Gli atomi infiniti numericamente si aggregano tra loro in un'infinita varietà di composizioni atomiche, in infiniti mondi, in uno spazio definito "infinito".
Si aggregano tra loro in quanto hanno una caratteristica intrinseca del movimento e svolgono un movimento vorticoso all'interno del vuoto (spazio), gli atomi si aggregano tra lor causando una disgregazione.

Nascita e morte: aggregazione e disgregazione (ma gli atomi continuano a esistere)

Atomi: essere
Vuoto: non essere

Democrito sosteneva la pluralità infinita di mondi dalle infinite combinazioni degli atomi.


La concezione democritea è deterministica, materialistica e atea in quanto: esclude totalmente la presenza di Dio (atea); si scontra senza finalità (meccanistica) e la sola ammissione della materia e non della realtà (materialistica).

Il valore privilegiato dall'etica di Democrito è la felicità in quanto risiede nell'interiorità dell'anima.
















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