Platone: la teoria delle idee o forme
Socrate aveva affermato che l'anima acquisisce bontà e virtù tramite la conoscenza: se comprende ciò che è bene nelle diverse situazioni, non può fare il male. Così, Platone si interroga su quali siano il bene e i valori assoluti a cui il filosofo deve fare riferimento per favorire il cambiamento sociale, e su come sia possibile raggiungerli.
Platone riconosce che i sensi non sono sufficienti per definire in modo chiaro e oggettivo cosa sia il bene, poiché l'esperienza sensoriale manca di un criterio universale di verità. Tuttavia, grazie all'esistenza di idee assolute come quella di Bontà, possiamo formulare giudizi universali come "Socrate è buono" o "gli dei sono buoni". Queste idee costituiscono parametri oggettivi che ci consentono di valutare le cose in modo universale e forniscono anche la base della realtà stessa.
Platone, con la sua filosofia unica, descrive il mondo come una rappresentazione imperfetta delle vere Idee, che sono entità perfette e immutabili. Secondo lui, la ricerca della conoscenza delle Idee è il vero scopo della vita, e questo processo coinvolge la ragione e la contemplazione intellettuale. Platone credeva anche che l'anima umana fosse divisa in tre parti (razionale, spirituale e appetitiva) e che fosse destinata a cercare la verità e l'illuminazione attraverso la dialettica e l'amore per il sapere. La sua famosa metafora della caverna illustra il percorso dell'anima, imprigionata dalle illusioni del mondo sensibile, fino a quando non emerge alla luce della verità delle Idee.
Grazia Galesso
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