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Visualizzazione dei post da novembre, 2023

Democrito

  Democrito di Abdera Secondo Democrito gli elementi originari erano gli atomi : particelle piccolissime e indivisibili che rappresentano il fondamento della realtà. Questi si aggregano e disgregano facendo nascere e morire tutte le cose, sono eterni e immutabili e non si differenziano tra loro per qualità, bensì per la quantità. L'atomo quindi può essere paragonato  all'essere di Parmenide (eterno, uniforme, indivisibile, etc.) ma anche al divenire di Eraclito. L'atomo Gli atomi infiniti numericamente si aggregano tra loro in un'infinita varietà di composizioni atomiche, in infiniti mondi, in uno spazio definito " infinito ". Si aggregano tra loro in quanto hanno una caratteristica intrinseca del movimento e svolgono un movimento vorticoso all'interno del vuoto (spazio), gli atomi si aggregano tra lor causando una disgregazione. Nascita e morte: aggregazione e disgregazione (ma gli atomi continuano a esistere) Atomi: essere Vuoto: non essere Democrit

Anassagora

  Anassagora Secondo Anassagora i semi erano la base dei principi, i costituenti della realtá. Questi erano particelle indivisibili e infinitamente divisibili, infatti secondo il filosofo non esiste una grandezza massima . Il piccolo e il grande sono relativi, ciascuna cosa è piccola o grande a seconda di quello che si confronta. Questi semi sono tra loro qualitativamente differenti ( semi della terra, oro, etc.) e quindi specifici . Secondo la dottrina anassagorea ogni copro/oggetto è formato da tutti i semi presenti nella natura. Per esempio l'oro è costituito prevalentemente da semi d'oro, ma anche da altri semi in una quantità minore. Questi si riordinano, si uniscono e si staccano, dato che è presente una forza, il nous (mente): l'intelletto cosmico detta anche intelligenza cosmica. Questa forza permette: la separazione dell'indifferenziato tramite un movimento turbinoso esiste separatamente dai semi è soggetto al tempo e allo spazio (diverso quindi dall'

Empedocle

Empedocle d'Agrigento V sec. a.C Empedocle nasce ad Agrigento tra il 484 e il 481 a.C. e muore circa a 60 anni. Durante la sua vita partecipa alla vita politica e nello stesso tempo è medico,  scienziato e  taumaturgo (possedeva il talento di compiere atti miracolosi). Scrisse un'opera intitolata "Purificazioni" nel quale si può notare che davanti ai cittadini egli si presentava come un dio immortale. Riteneva che il sapere fosse una liberazione dai dolori, dagli affanni della morte e dell'ignoranza, ritenendo di conseguenza un credo consapevole verso la morte in quanto secondo lui questa non poteva esistere poichè era presente un'unificazione continua.  Il sapere quindi non era teorico. Secondo Empedocle, l'origine delle cose è rappresentata da 4 radici immutabili (sempre state presenti nel mondo senza scomparire mai) e sono i quattro elementi fisici primordiali: l'acqua, il fuoco, l'aria e la terra (il nome "elemento" compare da Platone

I fisici pluralisti

I più famosi fisici pluralist i I fisici pluralisti ( che si definiscono appunto "fisici" ) tornano a occuparsi della natura ed  erano coloro che affermavano l'idea di Eraclito (tutto diviene e si trasforma) e di Parmenide (nell'universo non c'è n'è nascita nè distruzione).  Secondo loro l' archè non è un'unica cosa ma sono più elementi e individuandoli rispondono alla provocazione di Parmenide sull'autenticità dell'essere spiegando in modo razionale la realtà così come appare.

Zenone

Zenone Zenone di Elea fu discepolo di Eraclito . Seguì quindi i suoi insegnamenti difendendo le sue tesi inventando 40 paradossi anche se a noi ne sono arrivati molti di meno. Eraclito sostenne che l' essere è uno e immutabile . Con questi Zenone riusciva a partire dalle tesi di tutti coloro che pensavano che l'esser muta riuscendo ad arrivare a delle contraddizioni insuperabili quindi a delle aporie. L'argomento principale dei suoi paradossi sono il movimento e l'infinito .  Uno dei più famosi è Achille e la tartaruga : L'ipotesi iniziale è che il movimento esiste.  *guarda l'immagine ☝ Achille correndo raggiunge la tartaruga a cui è stato dato un certo vantaggio. Quando però Achille (A) partirà, la tartaruga (T) avrà già raggiunto il punto T1 e A il punto T. Quest'ultimo quando partirà di nuovo per raggiungere T, questa avrà già raggiunto T2 mentre A arriverà al T1. Perciò questo procedimento durerà all'infinito. Achille non arriverà mai dalla tartaru

Parmenide

Parmenide è un rilevante personaggio nella storia della filosofia in quanto afferma che l'essere è e il non essere non è ed è un importante novità poiché prima di lui si credeva che l'essere non è mentre il non essere è (Eraclito). Secondo Parmenide l'essere viene considerato immutabile, statico e finito al contrario di Eraclito che secondo lui l'essere è divenire, quindi in un continuo movimento. Nasce quindi l'ontologia: lo studio dell'essere in quanto essere.        Eraclito e Parmenide Secondo Parmenide il mondo non deriva dal nulla dato che la fine del pensiero e della realtà non sono presenti. Egli dichiara quattro caratteristiche dell'essere:  L'essere è ingenerato e imperituro: non nasce e non muore  L'essere è eterno: esiste solo il presente  L'essere è immutabile e immobile L' essere è finito: la perfezione è data dalla completezza.  Eraclito paragona l'essere a una sfera (simbolo di perfezione per i greci) perfettamente omogene